Senti continuamente parlare di Personal Branding e inclini la testa di lato con un enorme punto di domanda in viso?! Immagini la tua creatività come qualcosa che si debba veicolare da sola grazie al suo valore naturale? La verità è che il personal branding per creativi esiste, ed è importante alla stregua di tutte le altre sfaccettature che compongono la tua attività e vita creativa.

Se sei qui, è perché ne hai già fiutato il valore, quindi continua a leggere questa piccola guida facile che abbiamo pensato per te, ti chiarirà di certo le idee!

Possiamo essere i più bravi creativi o artisti del mondo, ma se nessuno avrà modo di “toccare con mano” la nostra arte, di farla viaggiare nella mente e nel cuore, come possiamo pensare di farne davvero un lavoro?

Cosa vuol dire personal branding per creativi?

Quando l’arte diventa un lavoro è, in un certo senso, anche mercato, e quindi deve necessariamente comunicare con gli strumenti del mercato per arrivare al pubblico di riferimento (conosci il tuo target? In Taldeg ti aiutiamo a connettere la tua arte al mondo del lavoro: corri a scoprire i nostri percorsi formativi per creativi). Se ci pensi, il personal branding per creativi è ciò che più si avvicina al concetto di talento creativo applicato alla vendita. Si tratta delle qualità per cui, a parità di competenze e talento, il cliente sceglie te e non il tuo competitor.

Come si fa personal branding?

Per prima cosa, puoi fare personal branding attraverso la creazione di una tua identità visiva e concettuale riconoscibile. Cosa significa? Semplicemente che la tua identità di artista deve venire fuori in tutta la sua forza, non necessariamente focalizzandosi sulla tua persona, quanto piuttosto sulla tua arte.

Anche se poi spesso le cose sono collegate: la tua arte sarebbe la stessa senza di te?!
Il prodotto del tuo lavoro è direttamente connesso a chi sei, ai tuoi valori morali ed estetici, lo stesso sarà per la tua identità visiva.

L’identità visiva non è altro che il modo in cui comunichi agli altri chi sei e che arte produci, vivi, senti tua. L’identità concettuale si collega a quella visiva, e insieme ci raccontano di un viaggio all’interno del tuo mondo. Ci avevi mai pensato?

Il tuo cliente ti sceglie o perché si riconosce in ciò che fai e in come lo fai, e questo, soprattutto, lo renderà parte dell’esperienza, oppure per il tuo modo di raccontare, arrivare al suo cuore, alle sue emozioni. Attenzione che, quando parliamo di emozioni, pensiamo anche ad emozioni che possono essere anche negative, come la rabbia, il disagio, la tristezza o la delusione.

Il bello dell’arte, tu ci insegni, è che passa anche attraverso i sentimenti più bui, non necessariamente quelli considerati positivi.

Non a casa l’arte è catartica, capace di farci toccare e assaporare luoghi del nostro essere che abbiamo dimenticato, o che semplicemente non sappiamo come affrontare.

Le tue competenze di professionista, la tua reputazione, la tua unicità sono tutte facce del tuo personal branding.

Quali sono i vantaggi di un buon personal branding?

Fare personal branding oggi è fondamentale, sia per i creativi che per qualsiasi altro tipo di professionista, che operi nel digitale o meno. Stiamo assistendo ad un mondo sempre più globalizzato, sempre più di corsa: l’arte ci salverà? Noi ne siamo certi! Ma dobbiamo imparare a comunicare in modo efficace con chi ci sta di fronte.

C’è tantissima concorrenza in ogni ambito, e nel campo artistico, ammettiamolo, è sempre più difficile farsi conoscere. Eh, no, non è solo questione di talento puro (noi lo sappiamo bene perché la nostra community è ricca di creativi talentuosi, seguici anche su Instagram ed entra a farne parte), si tratta anche di saperlo comunicare.

4 vantaggi del personal branding per creativi

1 Connessione

Crei connessione con il tuo pubblico, e ti fai conoscere attraverso le tue opere o installazioni artistiche. Connessione vuol dire anche emozione pura, arrivare alle persone giuste che possano percepire la bellezza e la forza dei messaggi trasmessi.

2 Valore

Attraverso il personal branding aiuti gli altri a percepire il valore che c’è dietro al tuo lavoro. Le tue opere e le tue creazioni sono uniche, dei riflessi senza tempo, che spesso derivano da emozioni intense, a volte tormentate, altre volte sono il frutto di anni di lavoro artistico a tutto tondo.

Un valore che non sempre è immediato e semplice da comprendere, e scommetto che ne hai avuto esperienza diretta.

3 Educazione

Proprio attraverso il valore potrai anche “educare” il tuo pubblico a capire:

  • cosa c’è dietro?
  • Quali emozioni o messaggi stai veicolando?
  • Quanta fatica richiede il tuo lavoro?

4 Valore economico

Eh, si, anche il valore economico passa dal personal branding: più riesci a far percepire il valore della tua attività, più porterai le persone a capire il valore economico di quello che fai. Non è scontato, e sappiamo bene quanto gli artisti meritino una solidità economica che troppo spesso viene ancora negata.

C’è sudore, studio, competenza e anche talento, ci sono notti o giorni interi dedicati alla propria attività: più riesci a comunicarlo, più riuscirai a generare valore.

C’è sempre la percezione che l’artista debba farlo solo per passione, e su questo non ci piove: chi ama l’arte è passione allo stato puro!

Ma se vuoi che l’arte sia anche il tuo lavoro vero, quello con cui ti mantieni e paghi le bollette, allora devi passare anche dal guadagno economico, perché non è un hobby, perché anche gli artisti sono professionisti nel loro campo! E diciamolo!

Come fare personal branding per creativi?

Tornando alla parte pratica, questa guida semplice ti servirà per gettare le basi del tuo personal branding (se poi vuoi approfondire contattaci senza impegno). Da dove iniziare? Ecco i nostri suggerimenti:

1 Raccontati

Raccontati o racconta le tue opere. Certo, sembra facile, ma non lo è! Quali canali scegliere? Innanzitutto essere ovunque non ha sempre senso, perché gestire social, sito, comunicazione offline, diventa un lavoro nel lavoro.
Inizia dal canale che ti fa sentire più a tuo agio e che ritieni faccia capire in modo più semplice il valore della tua arte.
Ti occupi di foto? Meglio Instagram. Fai installazioni artistiche? Che ne dici di YouTube? Preferisci raccontarti anche a parole? Prediligi il blog.

2 Trova il tuo modo

Non guardare cosa funziona per gli altri, perché la verità è che potrebbe non andar bene per te. Quindi, trova il tuo modo per parlare di te e di ciò che fai. Non è detto tu debba necessariamente “metterci la faccia”, l’abilità sta proprio nel creare qualcosa che ti contraddistingua senza snaturarsi!
Puoi raccontare chi sei, la tua storia, da dove arrivi e la persona che si nasconde dietro al professionista. Questo creerà empatia e immedesimazione col tuo pubblico.
O, in alternativa, puoi portare avanti un racconto facendo, in un certo senso, parlare direttamente le tue opere:

  • da dove arrivano;
  • Come nascono?
  • A chi sono destinate?

Un’altra cosa che funziona molto è il racconto del “dietro le quinte”, perché le persone amano seguire la nascita di opere artistiche, installazioni o esperienze sensoriali. Se sei su Instagram, ad esempio, potresti sfruttare le storie o i Reel, per far vedere come nasce la tua opera.

3 Con chi parli?

Individua il giusto target/pubblico. Parlare a tutti? Dipende. Occorre saperlo fare, e poi c’è da dire che non tutto quello che facciamo può essere definito “per tutti”. Ci sono opere che, seppure di immenso valore artistico, saranno “per pochi”.
Devi ragionare quindi sul tuo pubblico:

  • a chi ti rivolgi con le opere?
  • con chi vuoi comunicare?
  • chi può avere interesse?

4 Collabora

Noi di Taldeg crediamo nell’arte che si unisce e si supporta, e del resto lo facciamo quotidianamente con il nostro lavoro, connettendo artisti e creativi con le realtà aziendali che ci scelgono. Quindi non possiamo che dirti di collaborare il più possibile.

Eventi, luoghi artistici, collezioni, collaborazioni artistiche!

Non esistono solo competitor, esistono soprattutto colleghi artisti e creativi! la grandiosità delle collaborazioni è che tutti ci guadagnano in personal branding:

  • puoi farti conoscere;
  • creare valore per te e per gli altri;
  • fare rete;
  • imparare (dalle collaborazioni si impara sempre molto).

Insomma, essere proattivi sempre.

Mai più senza personal branding

Mai più senza personal branding, e mai più senza comunicare: dai modo alla tua arte di raggiungere il pubblico giusto, che sappia apprezzarla e riconoscerla. E datti modo di agire e pensare da professionista, perché se l’arte è il tuo lavoro occorre investire tempo ed energie, come per qualsiasi altra attività.

Che ne pensi? Hai iniziato a lavorare sul tuo personal branding?